Attraverso l’approvazione definitiva del “Collegato ambientale”, diventato legge, per i Comuni arriva un fondo volto a facilitare la demolizione di immobili abusivi.
Il Ministero dell’Ambiente prevede l’apertura di un capitolo per il finanziamento di demolizioni di immobili realizzati in assenza di permesso di costruire o in totale difformità, dando la priorità a quelli siti in aree soggette a rischio idrogeologico elevato o molto elevato.
Il finanziamento consta di 10 milioni di euro per favorire gli interventi da parte dei Comuni, sbloccando un situazione di quasi totale stallo: dal 2000 al 2011 sono state 46.760 le ordinanze emesse, solo 4.956 le demolizioni che ne sono seguite.
I Comuni richiederanno ed otterranno i finanziamenti per demolire immobili realizzati in aree classificate ad elevato rischio idrogeologico (classe R3 o R4) oppure opere e immobili per i quali «viene comprovata l’esposizione a rischio idrogeologico», ed oggetto di provvedimenti definitivi di rimozione o di demolizione non eseguiti nei termini stabiliti, sulla base di un apposito elenco elaborato su base trimestrale dal Ministero dell’Ambiente e adottato ogni dodici mesi dalla Conferenza Stato-città ed autonomie locali. Alla conclusione degli interventi, i Comuni restituiranno al Ministero le somme ottenute, non appena verranno recuperate dai soggetti responsabili degli abusi.